Anestesia totale dal dentista: è possibile farla?

L’anestesia totale dal dentista è una delle richieste più frequenti che ricevo. Da tutta Italia, infatti, i pazienti mi contattano ogni giorno chiedendomi: “Lei fa l’anestesia totale? Non fa la sedazione cosciente, vero?”.

La mia risposta è sempre: “Sì!”.

Devi sapere che su internet c’è molta confusione al riguardo e molto caos generato anche dai dentisti negli ultimi anni. È una confusione che spesso crea false aspettative nei pazienti, delusioni e fallimenti terapeutici.

Facciamo chiarezza su quando richiedere l’anestesia totale in odontoiatria e come e dove si può effettuare.

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Anestesia totale: cos’è e quando può offrirla il dentista

L’anestesia totale o generale è una procedura medica eseguita per indurre farmacologicamente uno stato di perdita della coscienza; durante l’anestesia generale, quindi, il paziente non si può svegliare, nemmeno attraverso stimoli dolorosi.

Le cure dentali in anestesia totale sono possibili, ma per legge il dentista non può fare l’anestesia totale e soprattutto non può farla eseguire nello studio dentistico.

L’anestesia totale può essere infatti eseguita dal medico specialista in Anestesia e Rianimazione (anestesista) in una struttura sanitaria complessa autorizzata: e cioè in un ambulatorio chirurgico, in una clinica, in una casa di cura, oppure in un ospedale pubblico o privato.

Gli studi dentistici che praticano l’anestesia generale non sono autorizzati a far lavorare gli anestesisti al loro interno, perché uno studio odontoiatrico non è attrezzato per questa procedura.

Inoltre i farmaci per l’anestesia totale (farmaci ospedalieri o in fascia H) non possono essere acquistati né dal dentista né dallo studio dentistico né dall’anestesista, ma solo ed esclusivamente da una struttura sanitaria complessa.

Quindi il dentista può offrire l’anestesia totale, ma soltanto all’interno di una struttura sanitaria complessa in sala operatoria.

Anestesia totale dal dentista: la sala operatoria

Il dentista può operare in sala operatoria in anestesia totale?

È un’altra domanda spontanea nei pazienti, perché nell’immaginario comune si pensa che il dentista possa curare i denti soltanto sulla poltrona all’interno del suo studio… ma non è più così!

La sala operatoria è un ambiente protetto e sicuro per il paziente che si sottopone a un intervento in anestesia totale: al di fuori di essa ci sono problemi di sicurezza, assicurativi e medico-legali. Ma comunque la maggior parte delle strutture sanitarie complesse private non è autorizzata a far operare i dentisti in sala operatoria.

Curare i denti a un paziente che dorme non è la stessa cosa che curare i denti a un paziente sveglio. Le cure odontoiatriche in anestesia totale implicano un’esperienza, un’abilità e un’organizzazione particolari, che non tutti i dentisti possiedono.

Tutti gli anestesisti operano in bocca sia adulti che bambini? No! Ormai gli anestesisti sono dei super specialisti!

Riassumiamo quanto fin qui esposto: vuoi un dentista che ti curi in anestesia totale? Allora devi trovare:

• un dentista esperto nel curare i denti in anestesia totale con un’équipe qualificata e organizzata (abituata a fare questo tipo di lavoro, non improvvisata!);
• un anestesista esperto nella cura della bocca e dei denti e soprattutto, dove necessario, anche nell’anestesia totale in età pediatrica;
• una struttura sanitaria complessa con sala operatoria autorizzata per interventi eseguiti da dentisti: questo significa che dispone di tutta la strumentazione necessaria per le cure odontoiatriche;
• farmaci anestetici per uso ospedaliero (fascia H) regolarmente acquistati.

Tutto questo ha dei costi in più rispetto alle cure dentali che si eseguono sulla poltrona di uno studio dentistico:

• anestesista
• sala operatoria (fuori dallo studio dentistico)
• farmaci anestetici

Spesso il dentista che ha le competenze, che lavora a norma di legge e che vuole tutelare la salute del paziente, si trova in difficoltà con dei prezzi fuori mercato per tale motivo.

Curarsi in anestesia totale costa di più!

Il dentista che decide di operare nel proprio studio in anestesia totale si prende una grande responsabilità perché non è autorizzato, non può fatturare l’onorario dell’anestesista e non può acquistare i farmaci anestetici, che deve procurarsi l’anestesista chissà dove e come…!

Anestesia totale dal dentista: quando si può richiedere?

Altra domanda frequente nei pazienti: “L’anestesia totale si può fare sempre e subito?”.

Sì, vorrei saperne di più!

No! È una procedura medica complessa. Anche per le cure dentali è obbligatoriamente necessario per tutelare il paziente fare una valutazione del suo stato di salute con accertamenti pre-operatori:

• visita cardiologica con ECG
• analisi del sangue e delle urine
• visita anestesiologica da remoto
• eventuali altri esami

Non è esagerato richiedere l’anestesia totale anche per curare i denti?

Dipende dal problema che ha il paziente.

Normalmente per i comuni trattamenti odontoiatrici è sufficiente l’anestesia locale, ma ci sono casi estremi e particolari in cui si è obbligati a procedere con l’anestesia generale.

Tutti i pazienti che hanno un bisogno speciale, a causa del quale hanno l’esigenza particolare di curarsi i denti in modalità non di routine, devono e possono curarsi in anestesia totale!

I cosiddetti pazienti con bisogni speciali, per cui è indicata l’anestesia generale, sono:

• bambini piccoli
• pazienti autistici
• pazienti con disabilità
• pazienti con malattia di Alzheimer
• pazienti super fobici

In questi casi un dentista per disabili – e, più in generale, un odontoiatra per pazienti totalmente non collaboranti – è l’unica soluzione.

Anestesia totale e cure dentali per pazienti con bisogni speciali

Nei casi appena elencati siamo di fronte a pazienti con problemi comportamentali e quindi poco – o per nulla – collaborativi, per i quali le cure dentali con le procedure standard non sono sufficienti:

• pazienti troppo piccoli, caratterizzati da impulsività, disattenzione e iperattività che non permettono loro di restare fermi, impedendo al dentista di lavorare;
• pazienti con esperienze spiacevoli dal dentista;
• pazienti cosiddetti odontofobici (sia bambini sia adulti), ossia affetti da forte paura non solo per i trattamenti dentistici, ma anche per una comune visita specialistica;
• pazienti con particolari condizioni patologiche mediche, come il disturbo dello spettro autistico (ASD) o il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD).

Queste tipologie di pazienti mostrano maggiori probabilità di sviluppare problemi dentali, perché sono precluse loro non solo le terapie ma anche la prevenzione e questo può portare al peggioramento delle malattie orali.

Cosa devi sapere sull’anestesia totale in odontoiatria

L’anestesia totale è sicura?

Sì, se eseguita da un anestesista esperto, dopo aver valutato lo stato di salute del paziente, in un ambiente autorizzato.

L’anestesia totale è invasiva? Viene messo il tubo in gola?

No! Nella nostra esperienza, noi pratichiamo una procedura anestesiologica minimamente invasiva: la sedazione endovenosa profonda (RASS -4) in respiro spontaneo, senza alcuna intubazione.

L’anestesia totale è differente dalla sedazione cosciente?

Assolutamente sì!

La sedazione cosciente può essere fatta per:

• via inalatoria con il protossido d’azoto tramite una maschera;
• via endovenosa, con un farmaco che può acquistare e utilizzare il dentista nel proprio studio (diazepam).

Sono entrambe ottime procedure, che può gestire direttamente il dentista nel proprio studio, ma non risolvono completamente tutti i casi clinici. Comunque il paziente non perde totalmente la coscienza, cioè non dorme, ma rimane sveglio!

Nella mia esperienza l’anestesia totale per la cura dei denti e della bocca nei pazienti “totalmente non collaboranti” è la prima scelta e è una procedura assolutamente risolutiva!

Se hai bisogno di un dentista esperto che curi in anestesia totale non esitare a contattarmi: ho la soluzione al tuo bisogno!

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